La costruzione di una mappa mentale attorno alla parola “rischio” è un’attività di “riscaldamento” particolarmente utile per
iniziare il lavoro su un tema complesso come ambiente e salute. L’efficacia dell’utilizzo delle mappe mentali per iniziare
percorsi multidisciplinari come quello di GIOCONDA è riconosciuto nelle scienze sociali ed è stata confermata dagli insegnanti
che hanno applicato il percorso negli anni passati. In effetti è molto interessante per chi guida il percorso. Si chiede ai ragazzi di mettere un post-it su un cartellone dove abbiamo scritto in grande RISCHIO, e ciascuno può scrivere una parola, una situazione, un fatto legato alla parola rischio (non una spiegazione del concetto, ma una situazione reale). Ciascuno viene interrogato per capire bene cosa intendeva, e per capire se i concetti si possono cominciare a raccogliere in nuvole più ampie, come “società” “ambiente” “responsabilità” “salute” … poi ci si chiede DOVE si manifestano i rischi, le CAUSE, le SOLUZIONI …. e si creano connessioni, discussioni, confronti da cui emerge quella che la classe, in quel momento esprime come la propria MAPPA MENTALE collettiva riguardo al rischio. Quando c’è un poco di tempo a disposizione si può creare una discussione profonda sui valori e sui principi, o dibattere dei comportamenti individuali, delle possibilità di rimedi collettivi ai problemi che si presentano, dei desideri dei ragazzi. La mappa mentale può dare indicazioni agli adulti, ma serve soprattutto ai ragazzi per osservarsi dall’esterno e riflettere. Un ragionamento su se stessi come individui e come gruppo inizia, e di solito man mano che il progetto prosegue i fili si riprendono e si concretizzano, e dalla mappa mentale, soprattutto se rimane appesa in classe, emergono nuove idee e proposte.