È una grande ricchezza di informazioni quella che emerge dall’elaborazione dei dati dei monitoraggi dell’inquinamento atmosferico e acustico condotto nelle quattro località di GIOCONDA: Ravenna, Taranto, Napoli, Valdarno Inferiore, così come dai questionari sulla percezione del rischio ambiente e salute compilato dai ragazzi nello scorso anno scolastico.
Mentre procede il lavoro di ARPA Emilia Romagna per coordinare l’elaborazione dei risultati del monitoraggio di aria e rumore raccolti nelle altre località del progetto, i dati relativi a Ravenna sono ora disponibili per gli amministratori locali di Ravenna e Provincia e per tutti gli stakeholder sul territorio (dati relativi alla Scuola Media “E. Mattei”, dati relativi al Liceo Scientifico “A.Oriani”).
ARPA Ravenna ha preparato poi una versione dedicata a insegnanti e studenti, disponibile qui.
Patrizia Lucialli, responsabile del coordinamento di tutti i monitoraggi ambientali di GIOCONDA, e Federica Manzoli, che cura le attività educative e comunicative del progetto per l’Istituto di fisiologia clinica del CNR, hanno presentato in anteprima i dati agli stakeholder sul territorio. Hanno partecipato Guido Guerrieri, assessore all’ambiente, Luana Gasparini del Centro di Educazione Ambientale del Comune e coordinatrice delle azioni locali, Giuliano Silvi del Dipartimento di sanità pubblica, i dirigenti delle scuole partecipanti: Gianluca Dradi per il Liceo scientifico Oriani e Giancarlo Frassineti per la scuola secondaria di primo grado Enrico Mattei di Marina di Ravenna, Ouidad Baccali, assessora all’istruzione, Enrico Liverani, assessore ai lavori pubblici e alla mobilità, Caterina Porcu dell’Ufficio politiche europee del Comune.
Dalla ricerca emerge una situazione piuttosto buona: dal punto di vista degli inquinanti atmosferici monitorati dentro e fuori le aule nell’A.S. 2014/15, non si registrano scostamenti rispetto a quanto rileva la rete di monitoraggio della qualità dell’aria e non vengono oltrepassati i limiti di legge. Questo significa una presenza di polveri sottili (PM10 e PM2.5) e di altri inquinanti come il benzene e il biossido di azoto al di sotto dei limiti di legge. Tuttavia, questo non significa che il problema di un inquinamento che influenza la salute dei cittadini non esista: nel sottofondo inquinato della pianura padana ogni azione per ridurre la presenza di rischi deve essere promossa e messa in pratica da tutti i cittadini.
Diversa la situazione del monitoraggio del rumore, che all’esterno delle scuole sfora i limiti stabili dalla normativa e in alcune aule presenta una forte criticità data da uno scarso isolamento acustico e da un conseguente eccessivo tempo di riverbero, cioè l’effetto eco che impedisce a docenti e studenti di comunicare al meglio.
Dai risultati della percezione del rischio ambientale legato alla loro salute emerge come ragazze e ragazzi delle due scuole – per un totale di 152 rispondenti fra gli 11 e i 17 anni – individuino chiaramente l’inquinamento dell’aria come il principale problema, mentre il rumore, nonostante sia riconosciuto come elemento problematico, non suscita preoccupazioni.
Conoscenza e paura viaggiano di pari passo: a un valore di conoscenza dichiarato “sufficiente” per ciò che riguarda i danni che l’inquinamento atmosferico provoca sulla loro salute, si affianca una paura per i danni che l’aria “media”, conferma di una percezione complessivamente buona dell’ambiente dove vivono.
A spaventare meno in assoluto sono i danni per la salute causati dall’inquinamento acustico, mentre per tutti i rischi che riguardano l’ambiente e la salute, le preoccupazioni più grandi sembrano averle gli adulti rispetto ai nostri giovani rispondenti e ai loro coetanei.
Interessante notare come alla domanda: “perché pensi di non doverti impegnare in prima persona”, la responsabilità venga affidata prima di tutto alle istituzioni. “Il Sindaco si deve occupare di queste cose, non io” è l’opzione più votata; al secondo e terzo posto si collocano “penso che ci siano problemi più urgenti dell’inquinamento” e “il mio contributo sarebbe comunque troppo piccolo”.
Per chiarire come tutti possano dare un importante contributo, invece, continueranno le attività di GIOCONDA. I giovani contano nelle decisioni su salute e ambiente.